Riceviamo la seguente testimonianza da parte di Romano Righi che racconta la sua esperienza negli anni della guerra.
Romano Righi, fu Umberto, nato a Bologna il 4 luglio 1930 attualmente residente a Pianoro.
Nell'autunno del 1944 (mese di ottobre o novembre) verso le ore 7.30 - 8.00, circa, della mattina, mi sono trovato imbottigliato in un rastrellamento delle "Brigate Nere", fra piazza S. Francesco e via San Felice. Mi fermarono e mi portarono al Commissariato di Polizia di via Coltellini (angolo via del Pratello); in seguito mi portarono alle "Caserme Rosse" dove sono rimasto per circa una settimana in attesa di essere trasferito a Fossoli. La mattina del giorno del mio trasferimento sono stato prelevato assieme a un gruppo di altri prigionieri da un ufficiale della Wermacht e portato al "Pirotecnico" per caricare dei lingotti di metallo su dei mezzi di trasporto.
Nel primo pomeriggio approfittando di un'attimo di distrazione della sentinella tedesca che ci sorvegliava, sono fuggito risalendo una scarpata e attraversando un buco della rete di recinzione mi sono ritrovato in via Odofredo.
Da lì mi sono incamminato lungo lastrada a monte sopra Bologna e ho raggiunto l'abitazione di una mia zia in via Perti.
Da quel momento fino all'arrivo delle Forze di Liberazione (21 aprile 1945) sono rimasto alla macchia, perchè ricercato dalle SS, che periodicamente si presentavano alla sua abitazione in via S.Isaia, 94.