Nome di battaglia "Leone".
Prestò servizio militare a Bologna nei bersaglieri con il grado di caporale.
Militò nella brigata Stella rossa Lupo e operò a Vado Monzuno) e a Marzabotto con funzione di comandante di compagnia.
La sera del 28.9.1944 con Mario Musolesi e Gianni Rossi si recò a Cadotto (Marzabotto) dove era distaccato un gruppo della brigata.
Allʼalba del 29.9.1944 le SS tedesche, circondata la zona, attaccarono in forza dando inizio allʼeccidio di Marzabotto.
Con Musolesi e Rossi decise di tentare la sortita per chiedere rinforzi al grosso della brigata.
Cadde in combattimento mentre tentava di passare attraverso lʼaccerchiamento tedesco.
Riconosciuto partigiano dal 9.9.1943 al 29.9.1944.
Gli è stata conferita la medaglia dʼargento al valor militare con la seguente motivazione:
«Valoroso combattente della lotta partigiana, nel corso di un rastrellamento duramente condotto dalle SS germaniche, in situazione
disperata, guidava più volte i suoi uomini al contrassalto infliggendo gravi perdite al nemico.
Completamente circondato e più volte invitato ad arrendersi, prolungava per molte ore la fiera resistenza.
Mortalmente ferito in combattimento ravvicinato, trovava ancora la forza di lanciare lʼultima sua bomba a mano contro un ufficiale
tedesco».
Bologna, settembre 19 - 28 settembre 1944.
Al suo nome è stata intitolata una strada di Bologna.