Nome di battaglia "Cirulein".
Subito dopo Lʼ8.9.1943 entrò nei primi gruppi resistenziali che si costituirono sullʼAppennino tosco-emiliano.
Sul finire dellʼaprile 1944 insieme con un gruppo della 4.a brigata, poi 36.a brigata Bianconcini Garibaldi, si portò nella zona operativa della brigata Stella rossa Lupo con la quale rimase fino al giugno 1944.
Il 23.6.1944 fece parte della quadra che, acquartierata tra Monte Pastore e Monte Vignola, ebbe il compito di disturbare i tedeschi durante le operazioni di rastrellamento.
Sceso a Lama di Reno e attraversato il fiume, si portò a Villa dʼIgnano e poi su Monte Adone, dove si unì ai partigiani della 62.a brigata Camicie rosse Garibaldi e operò nella valle dellʼIdice e ai Casoni di Romagna (Casalfiumanese).
Prese parte a tutti i combattimenti della formazione con funzione di commissario politico di battaglione.
Il 20.10.1944, poiché la brigata rimase divisa in due tronconi, con il suo gruppo attraversò la linea del fronte e prese contatti con gli americani.
Riconosciuto partigiano con il grado di tenente dallʼ1.10.1943 alla Liberazione.
Gli è stata conferita la medaglia dʼargento al valer militare con la seguente motivazione:
«Tra i primi a votarsi alla lotta partigiana, si distingueva per ardimento e spirito combattivo in numerose azioni, svolte isolatamente o al comando della sua squadra.
Nel corso di un duro combattimento contro una colonna di salmerie nemiche attaccava di sua iniziativa gli uomini di retroguardia e dopo aspra lotta corpo a corpo li sopraffaceva validamente contribuendo al vittorioso esito dellʼazione».